La cultura del “zero waste” propone l’utilizzo delle migliori pratiche possibili finalizzate alla riduzione, al riuso, al riciclo dei rifiuti, estendendo responsabilità e vantaggi economici ai produttori e puntando ad una “economia di comunità” basata sulla riparazione-riuso dei beni e sul recupero di materiali.
Già ad inizio 2009 Gavin Newsom, sindaco di San Francisco, ha annunciato con grande orgoglio il raggiungimento del 70% di raccolta differenziata, scoprendo gli enormi benefici economici derivati dalla reale concezione dei rifiuti come risorsa.
Oltre a San Francisco, negli Stati Uniti hanno aderito alla strategia “zero waste” numerose altre città della California e dell’Oregon. Al di fuori del territorio USA, convinti sostenitori di questa politica si trovano in varie città di Nuova Zelanda, Australia, Canada ed una rete "zero waste" sta cercando di nascere anche in Italia, sviluppando il circolo virtuoso già intrapreso da quelli che legambiente ha definito "comuni ricicloni".
Numerosi e convinti esempi nazionali ed internazionali dimostrano come il puntare sule"buone pratiche" di riduzione, riuso e riciclo siano non solo attuabili ed ambientalmente sostenibili, ma anche estremamente vantaggiose in termini economici, con notevoli ricadute sia per l’industria privata che per le comunità, anche solo riflettendo in termini di nuove opportunità di lavoro.
Notizie eccezionali dal Parlamento Europeo: l'Europa verso Rifiuti Zero !
La risoluzione A7-0161/2012, votata il 24 maggio 2012
http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?type=TA&reference=P7-TA-2012-0223&language=EN&ring=A7-2012-0161
tra le altre determinazioni, al punto 33 chiede agli Stati membri di rispettare la gerarchia dei rifiuti e la necessità di portare il residuo prossimo allo zero. Invita ad abbandonare progressivamente le discariche e a non incenerire materiali che possono essere riciclati o compostati.
Di fatto, l’Europa decide di aderire alla strategia “Rifiuti Zero”.
Secondo questa risoluzione e secondo le direttive della Commissione Europea e del Parlamento Europeo, non ha senso costruire in Europa alcun nuovo inceneritore.
Avrebbe invece molto senso chiudere quelli esistenti.
Dobbiamo ricordarlo a tutti quegli amministratori locali che esprimono parere favorevole alla costruzione di questi impianti antieconomici e dannosi, disinteressandosi completamente del bene comune.
Secondo questa risoluzione non dovrebbe essere bruciato alcun materiale che possa essere riciclato o riusato.
Qualcuno lo ricordi al nostro Ministro Clini, che vorrebbe bruciare rifiuti persino nei cementifici.
Questa risoluzione ci autorizza a ricordare ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, che il bene pubblico delle comunità deve essere sempre preferito al bene privato degli imprenditori dell’incenerimento.
Questa risoluzione ci autorizza a ricordare ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, che il ciclo dei rifiuti si deve chiudere ricorrendo agli imprenditori delle filiere del riciclo, del riuso, del compostaggio, e non a quelli dell’incenerimento.
Questa risoluzione ci autorizza a ricordare ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, che dalle buone pratiche guadagna una intera comunità, mentre da discariche e inceneritori guadagnano solo pochi, che traggono profitto dalla sottrazione di risorse utili alle comunità che parassitano.
Oggi mi sento fiero di essere cittadino europeo.
A questo LINK è a disposizione un modello di delibera comunale di adesione alla strategia "rifiuti zero". Il modello è stato elaborato per i comuni pugliesi, ma con piccole modifiche può essere adattato a qualunque Comune italiano. Il consiglio è di sottoporla all'attenzione dei propri amministratori comunali.
intervista a Paul Connett, scienziato statunitense, professore di chimica e tossicologia (St. Lawrence University) e ideatore della strategia "rifiuti zero", applicata con successo in molte città del mondo
Verso rifiuti zero: intervista a Rossano Ercolini
10 passi verso RIFIUTI ZERO
dal sito http://www.rifiutizerocapannori.it/
1. separazione alla fonte: organizzare la raccolta differenziata. La gestione dei rifiuti non e' un problema tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto non e' quindi la tecnologia, ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale.
2. raccolta porta a porta: organizzare una raccolta differenziata "porta a porta", che appare l'unico sistema efficace di RD in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%. Quattro contenitori per organico, carta, multi materiale e residuo, il cui ritiro e' previsto secondo un calendario settimanale prestabilito.
3. compostaggio: realizzazione di un impianto di compostaggio da prevedere prevalentemente in aree rurali e quindi vicine ai luoghi di utilizzo da parte degli agricoltori.
4. riciclaggio: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio e il recupero dei materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva.
5. riduzione dei rifiuti: diffusione del compostaggio domestico, sostituzione delle stoviglie e bottiglie in plastica, utilizzo dell'acqua del rubinetto (più sana e controllata di quella in bottiglia), utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shoppers in plastica con sporte riutilizzabili.
6. riuso e riparazione: realizzazione di centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengono riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di materiali, che costituisce circa il 3% del totale degli scarti, riveste però un grande valore economico, che può arricchire le imprese locali, con un'ottima resa occupazionale dimostrata da molte esperienze in Nord America e in Australia.
7. tariffazione puntuale: introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere. Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti piu' consapevoli.
8. recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla RD, impedire che rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua.
9. centro di ricerca e riprogettazione: chiusura del ciclo e analisi del residuo a valle di RD, recupero, riutilizzo, riparazione, riciclaggio, finalizzata alla riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, e alla fornitura di un feedback alle imprese (realizzando la Responsabilità Estesa del Produttore) e alla promozione di buone pratiche di acquisto, produzione e consumo.
10. azzeramento rifiuti: raggiungimento entro il 2020 dell' azzeramento dei rifiuti, ricordando che la strategia Rifiuti Zero si situa oltre il riciclaggio. In questo modo Rifiuti Zero, innescato dal "trampolino" del porta a porta, diviene a sua volta "trampolino" per un vasto percorso di sostenibilità, che in modo concreto ci permette di mettere a segno scelte a difesa del pianeta.
Capannori - Rifiuti Zero entro il 2020
Learn how Gaiam became a Zero Waste company.
Paul Connett e la strategia Zero Rifiuti: progetto possibile
Raccolta differenziata rifiuti: Il modello Capannori
Zero Waste San Francisco
Centro Riciclo Vedelago
Zero Waste Movement: San Francisco attempting to eliminate trash
L'ipocrisia degli inceneritori.
L'uso strumentale dell'emergenza per coprire scelte insostenibili e preferire il bene privato a quello pubblico
Hanno aderito sino ad ora alla strategia ZERO WASTE
North America:
Del Norte County
San Luis Obispo County
Santa Cruz County
City of Oakland
San Francisco City and County
Berkeley
Burbank
Palo Alto
San Bernardino County Zero Waste Communities
San Diego County
San Luis Obispo County
Sonoma County
State of California, Integrated Waste Management Board
Other USA:
Boulder County, CO
Carrboro, NC
Central Vermont Waste Management District
New York City
Seattle, WA
Summit County, CO
Canada:
Halifax, Nova Scotia
Regional District Nelson, British Columbia
Regional District Kootenay Boundary, British Columbia
Regional District Central Kootenay, British Columbia
Smithers, British Columbia
Regional District Cowichan Valley, British Columbia
Nanaimo, British Columbia
Toronto, Ontario
Sunshine Coast Regional District, British Columbia
South America:
Buenos Aires, Argentina
Australia:
Zero Waste Strategy in place
Eurobodalla Council
Willoughby Council
South Australia State Government
Canberra
Adopted a Zero Waste Goal
The State of Western Australia
The State of Victoria
New Zealand:
Over 50% of the Cities Country adopted ZW as a goal
England:
Doncaster Metropolitan Borough Council
Bath and NE Somerset District Council
Wales:
Blaenau Gwent County Borough Council
Africa:
South Africa, Adopted the Polokwane Declaration on Waste Management at first National Waste Summit in 2001
Asia:
Candon City, Ilocos Sur, Philippines
San Isidro, Sueva Edija, Philippines
Pilar, Sorsogon, Philippines
Linamon, Lanao del Norte, Philippines
Sigma, Capiz, Philippines
Kamikatsu, Japan
Kovalam, India
Kanchrapara Municipality, West Bengal, India
in Italia:
CAPANNORI (Lucca) population 46059
CARBONIA (Carbonia Iglesias) 29827
AVIANO (Pordenone) 9252
GIFFONI SEI CASALI (Salerno) 5272
VINCHIO (Asti) 677
COLORNO (Parma) 8979
SERAVEZZA (Lucca) 13449
CALCINAIA (Pisa) 11396
MONSANO (Ancona) 3223
MONTIGNOSO (Massa Carrara) 10553
LA SPEZIA 95641
VICO PISANO (Pisa) 8417
SOMMA VESUVIANA (Napoli) 35161
CORCHIANO (Viterbo) 3826
BOSCOREALE (Napoli) 26939
MONTE SAN PIETRO (Bologna) 10976
MAIORI (Salerno)* 5649
COLLESANO* (Palermo) 4254
FORTE DEI MARMI* (Lucca) 7760
SASSO MARCONI (BO) 14719
MARINEO (Palermo) 6814
PIETRASANTA (Lucca) 24833
BORGO A MOZZANO (Lucca) 7381
PORCARI (Lucca) 8121
VILLA BASILICA (Lucca) 1789
MASSAROSA (LUCCA) 22933
VILLA VERDE (ORISTANO) 348
ALESSANO (LECCE) 6552
CORSANO (LECCE) 5693
GAGLIANO DEL CAPO MORCIANO DI LEUCA (LE) 5485
PATU’ (LECCE) 1740
SALVE (LECCE) 4708
TIGGIANO (LECCE) 2931
MIRABELLO MONFERRATO (ALESSANDRIA) 1399
CALATAFIMI-SEGESTA (TRAPANI) 7055
SAN SEBASTIANO AL VESUVIO (NAPOLI) 9561
TORRE DEL GRECO (NAPOLI) 87197
PORTICI (NAPOLI) 53981
TRECASE (NAPOLI) 9311
BOSCOTRECASE (NAPOLI) 10645
UMBERTIDE (PERUGIA) 16890
BUSETO PALIZZOLO (TRAPANI) 3095
ALCAMO (TRAPANI) 45835
CASTELNUOVO CILENTO (SALERNO) … …………………2575
ANGUILLARA 18882
BRACCIANO 18889
CERVETERI 36229
LADISPOLI 40855
MANZIANA 6951
ORIOLO ROMANO 3759
TREVIGNANO ROMANO 5949
BIANCAVILLA (CATANIA) 23947
SENIGALLIA (ANCONA) 45027
CARRARA 65573
NAPOLI 959574
__________________Totale (Italia) 1924425
Zero Waste Alliance
Ambiente e Futuro