Libri

La combustione dell'anima. L'Italia delle centrali e degli inceneritori

(Autore: A. Di Ciaula. Lombardo Editore, 2009)

 

Meno 100 chili

Ricette per la dieta della nostra pattumiera

di Roberto Cavallo

 

Ispirato a uno spettacolo teatrale che ha riscosso notevoli consensi, Meno 100 chili racconta come si può ridurre la quantità di rifiuti che produciamo ogni giorno a casa e al lavoro.

Alternando l’approfondimento scientifico con racconti e aneddoti, Roberto Cavallo passa al setaccio le azioni che compongono la nostra quotidianità, e per ognuna ci indica come ridurre la quantità di spazzatura che potrebbe generarsi. Dai detersivi alla spina all’acqua del rubinetto, dai trucchi per ottenere il compost direttamente a casa propria all’uso degli ecopannolini.

Dagli uffici che risparmiano carta ed elettricità alle feste di compleanno a zero rifiuti. I risultati potranno sorprenderci.

Perché se è vero che produciamo un sacco di rifiuti, che inquinano e impongono la costruzione di discariche e inceneritori, è anche vero che ridurli è facile, vantaggioso e pure divertente.

 

Roberto Cavallo è nato a Torino nel 1970 ed è stato assessore all’ambiente del Comune di Alba. È il fondatore di ERICA, azienda leader nella consulenza tecnica e comunicazione ambientale per le amministrazioni pubbliche. Ha pubblicato Il compostaggio domestico. Tecniche e consigli utili (Astegiano Editore, 2007), ed è autore e protagonista dello spettacolo teatrale Meno 100 kg. Ricette per una dieta della nostra pattumiera, a cui è ispirato questo libro. 

 

Per maggiori informazioni visita il sito www.meno100kg.it e il sito dell'autorewww.robertocavallo.it

 

Senza un'elite competente e coraggiosa la politica muore. Ma questa spinta morale deve sapersi confrontare con la maggioranza degli uomini, misurarsi con la loro imperfezione, deve diventare politica. Come dimostra la figura del Grande Inquisitore, il male è un lucido conoscitore degli uomini e fonda il suo regno sulla capacità di coltivarne le debolezze. E sa adattarsi ai tempi, perché ha imparato a cambiare spalla alle sue armi: una volta esaltava la sottomissione, oggi offre con successo e su tutti i canali dosi crescenti di volgarità ed esibizionismo. Se vogliono far crollare questo potere, i migliori devono smettere di specchiarsi nella loro perfezione. Da sempre i Grandi inquisitori usano questo sentimento di superiorità per isolarli da tutti gli altri, per ridicolizzarne l'esempio e renderli innocui. Chi spera negli uomini deve inoltrarsi nella zona grigia dove abita la grande maggioranza di essi, e combattere lì, in questo territorio incerto, le strategie del male.

 

Dalla culla alla culla. Come conciliare tutela dell'ambiente, equità sociale e sviluppo (McDonough William; Braungart Michael)

La risposta tradizionale alla necessità di difendere gli ecosistemi dalla nostra aggressione e a quella di arginare l'esaurimento delle risorse naturali, è sempre stata ridurre l'intensità dei processi produttivi, riciclare i rifuti che ne derivano e contenere i consumi. Gli autori propongono qui una soluzione diversa, una terza via rispetto al dualismo crescita­salvaguardia degli equilibri ambientali, che si concretizza nella parola d'ordine della "ecoefficacia". Una nuova frontiera dell'ambientalismo che ipotizza la progettazione di filiere che prevedano il reinserimento a monte dei materiali in successivi cicli produttivi, il passaggio dalla vendita di prodotti alla vendita di servizi. Un'elaborazione teorica accompagnata da esempi concreti.

 

 

Fratelli d’Italia... ma sarà poi vero? Perché, nel momento in cui ci si prepara a festeggiare i centocinquant’anni dall’Unità d’Italia, il conflitto tra Nord e Sud, fomentato da forze politiche che lo utilizzano spesso come una leva per catturare voti, pare aver superato il livello di guardia. Pino Aprile, pugliese doc, interviene con grande verve polemica in un dibattito dai toni sempre più accesi, per fare il punto su una situazione che si trascina da anni, ma che di recente sembra essersi radicata in uno scontro di difficile composizione. Percorrendo la storia di quella che per alcuni è conquista, per altri liberazione, l’autore porta alla luce una serie di fatti che, nella retorica dell’unificazione, sono stati volutamente rimossi e che aprono una nuova, interessante, a volte sconvolgente finestra sulla facciata del trionfalismo nazionalistico. Terroni è un libro sul Sud e per il Sud, la cui conclusione è che, se centocinquant’anni non sono stati sufficienti a risolvere il problema, vuol dire che non si è voluto risolverlo. Come dice l’autore, le due Germanie, pur divise da una diversa visione del futuro, dalla Guerra Fredda e da un muro, in vent’anni sono tornate una. Perché da noi non è successo?

 

Procreazione assistita, testamento biologico, obiezione di coscienza, unioni di fatto, diritti degli omosessuali, limiti etici e giuridici della ricerca scientifica, presenza della religione nella sfera pubblica: sono questi alcuni tra i temi della difficile discussione tra laici e cattolici italiani. Da una parte le gerarchie ecclesiastiche condannano i presunti mali del "relativismo", denunciano obliqui tentativi di ricacciare la fede nel privato e la Chiesa nelle sagrestie, indicano fini "non negoziabili"; dall'altra la cultura laica appare troppe volte timorosa, incapace di ritrovare la forza dei propri principi nella dimensione costituzionale, di cogliere il significato di una presenza della Chiesa come vero e proprio soggetto politico. Solo rimuovendo fondamentalismi e arretratezze è possibile ritrovare la via di un dialogo.

Luciano Canfora - La natura del potere


"Qualcosa non ha funzionato. Il suffragio universale, alla fine conquistato (dove prima, dove poi, in Italia dopo quasi tutti) ha più e più volte deluso chi lo aveva propugnato, ha mancato i previsti effetti. Le urne sono divenute lo strumento di legittimazione di equilibri, di ceti, di personale politico quasi immutabile, non importa quanto diversificato e come diviso al proprio interno. E se il vero potere fosse altrove? Di questo, caro lettore, vorremmo discorrere nelle pagine che seguono." Canfora instilla più di un dubbio sui travestimenti del potere: un dominio di pochi - anche quando sembra essere di uno solo - che però non sussiste se non sa creare consenso, restando, beninteso, a tutti gli effetti dominio.

Piero Ignazi - La fattoria degli italiani


Il nostro sistema politico è instabile per una ragione semplice quanto preoccupante: abbiamo una classe politica che non sa come funziona una democrazia costituzionale. E neanche è interessata a impararlo. Preferisce fingere che il potere sia in capo a una massa elettorale medianicamente (e mediaticamente) interpretata dal Leader, i cui voleri possono perciò soverchiare qualunque istituzione. Risultato? Un bollettino di guerra, che Ignazi riporta nei suoi articoli sull'"Espresso", e raccoglie in questo libro: il potere giudiziario definito "illegittimo" perché privo di unzione popolare; la Corte costituzionale trattata come arma impropria del conflitto politico; il Parlamento inondato di decreti; e gli assalti quotidiani contro la normalità democratica, che ci rendono un Paese diverso da tutti gli altri. In peggio.

Franco Cassano - Homo Civicus


In un mondo in cui sembra possibile scegliere solo tra due forme di eterodirezione (quella del dubbio o quella del cliente) la difesa dei beni comuni e la scommessa della cittadinanza attiva sono l'unico modo per conciliare la difesa della libertà e la cura del bene comune, per sottrarsi costruttivamente alla tirannia degli Stati e a quella del mercato. "Homo civicus" è una proposta teorica appassionata, un manifesto politico-culturale che muove dalla convinzione che siano maturi i tempi per il risveglio civile del paese. La mobilitazione dei cittadini non é un movimento antipolitico, ma al contrario una straordinaria occasione per l'arricchimento della politica democratica, che chi ha a cuore il destino del nostro paese non può perdere. In ideale continuità con il "Pensiero Meridiano", "Homo Civicus" propone una prospettiva di valore cruciale per il Mezzogiorno. Solo la costruzione di una solida tradizione civica, fondata sulla gelosa difesa dei beni comuni, permetterà al sud di divenire un soggetto forte ed attivo della vita politica, economica e culturale del paese. È un compito tutt'altro che facile, una scommessa, una profezia positiva, rischiosa, ma necessaria.